L’Editto Pacca
Il 2020 si è aperto sotto il segno del divino Raffaello. Il grande urbinate moriva a Roma il 6 aprile del 1520, a soli 37 anni. Ma non fu solo pittore: è il caso di ricordare che Raffaello fu un grande appassionato di «antichità», impegnandosi in questo campo con mansioni ufficiali attribuitegli da papa Leone X. Celeberrima è la lettera che lui indirizzò al pontefice, nel 1519, e che rimane il primo documento dedicato al problema della tutela e conservazione dell’immenso patrimonio archeologico romano.
Ciò che tuttavia pochi sanno è che quest’anno, il 7 aprile, ricorre un altro anniversario di forte valore simbolico, anche per noi beneventani: l’emanazione dell’Editto Pacca, avvenuta esattamente 200 anni fa, ad opera del nostro cardinale Bartolomeo Pacca. Si trattò della prima legge organica di tutela del patrimonio artistico e archeologico, che è divenuta modello per quasi tutte le legislazioni posteriori nel mondo occidentale.
Attualmente l’Archeoclub di Benevento sta lavorando alla organizzazione di un convegno, già previsto per il 7 aprile, presso l’Archivio di Stato, ma che a causa della situazione sanitaria è stato rinviato a data da destinarsi. Sarà l’occasione per ricordare il Pacca e il suo Editto, ma anche per avviare un’opera di sensibilizzazione verso i problemi della tutela e della conservazione del patrimonio culturale, che rimangono ancora oggi di stringente attualità.
